Andrea Carnì, classe ’92, è un dottorando dell’Università degli studi di Milano in Studi sulla criminalità organizzata. A marzo 2016 ha concluso gli studi in Scienze Filosofiche con una tesi dal titolo La fenomenologia del male. Le tesi di Arendt e il contemporaneo e, subito dopo si è iscritto al Master di II livello in Analisi, prevenzione e contrasto della criminalità organizzata e della corruzione all’Università degli studi di Pisa.
Ha all’attivo una monografia dal titolo ‘Ndrangheta totalitaria. Analisi filosofica dell’Onorata società, edita da Falco editore (Cosenza 2017), impreziosita dalla prefazione del prof. Enzo Ciconte. Le sue principali linee di ricerca vedono, da un lato, lo studio della ‘ndrangheta attraverso le categorie fornite dalla filosofia contemporanea e, dall’altro, una notevole attenzione in merito allo smaltimento illecito di rifiuti pericolosi e particolare rilevanza viene dato al fenomeno delle “navi a perdere” – su cui ha in stampa vari lavori.